Cervicobrachialgia
Il tratto cervicale ha delle proprietà particolari all'interno di tutta la colonna vertebrale.
Esso è il settore con la più alta mobilità e con il carico minore.
Statisticamente è il secondo segmento interessato nella colonna dopo il tratto lombare.
Possiede 7 vertebre al suo interno con forme molto diverse tra loro, soprattutto la prima e la seconda . La prima, l'Altante, regge il peso della testa, la seconda l'Epistrofeo, articola il rachide cervicale con la testa, facendo da perno e permettendoci di dire "no e sì".
Particolarità: tutti i mammiferi possiedono sempre 7 vertebre cervicali.
Parlando delle principali patologie che interessano il collo e che entrano in diagnosi differenziale troviamo:
- mielopatia cervicale (Riflessi osteotendinei iperelicitabili, alterazioni marcia, aumento tono, riflessi patologici (Babinski, Hoffmann)
- spondilosi cervicale (sintomi di lunga data, prevalenza della cervicalgia, terza età, multiplo livello)
- ernia del disco cervicale ---->cervicobrachialgia
La cervicobrachialgia è dunque un sintomo e, pertanto, è fondamentale sapere se il paziente che presenti un'ernia cervicale abbia contemporaneamente dolore al braccio.
Quindi la domanda che ci dobbiamo porre di fronte a una ernia cervicale è:
Dove fa male?
Di fronte alla comparsa di una ernia compare un deficit di forza, che viene descritto attraverso la scala MRC (Medical Research Council) da 0 a 5 punti.
Quando insiste da tempo può creare un danno che ha un decorso temporale.
Si presentano dunque le diverse tipologie di cervicobrachialgia ed i relativi sintomi:
1. Irritativa: DOLORE
2. Assonoaprassica: IPO/ANESTESIA, PARESI, NEUROVEGETATIVE
3. Assono- Neuro- tmesica = varie entità di PARESI e PARALISI
Quando ci si trova di fronte al paziente è la valutazione della storia e della clinica della sindrome del Paziente che le fanno da padrone, ancora di più degli esami di supporto come la elettromiografia e la risonanza magnetica.
Temporalmente possiamo brevemente distinguere dolore del tipo:
ACUTO: molta irritazione, scarsi deficit, molto dolore
SUBACUTO: compaiono i deficit, molto dolore
CRONICO: dolori in diminuzione, deficit presenti (presenza di spondilosi)
Se hai questi sintomi, se hai degli esami da valutare, il dr. Lavanga insieme al suo team può aiutarti a capire la situazione e a come costruire nel lungo termine la terapia idonea PER TE.
Non dimenticare da quanto tempo soffri per questa situazione, la procrastinazione può dare problematiche ancor più complesse da gestire.