Scoliosi
La scoliosi è una descrizione di una variante dell'allineamento della colonna vertebrale.
Possiamo definirla come una curvatura anomala sul piano laterale del rachide, in cui si viene a creare una alterazione della naturale struttura della colonna vertebrale.
Questa curvatura laterale è conseguenza di una rotazione dei corpi vertebrali per cui è più corretto parlare di rotoscoliosi.
In base alla presenza di una o più curvature scoliotiche, la colonna vertebrale può assumere la forma di una:
- “S”;
- “C”,
mostrando una deformità più o meno evidente, accompagnata generalmente dal gibbo, costale o lombare.
Quali scoliosi ci sono?
Tra le scoliosi si è soliti individuare tre principali tipologie:
- Scoliosi del bambino: da 0 a 2 anni
- Scoliosi giovanile: da 3 a 10 anni
- Scoliosi dell'adolescente: da 11 a 18 anni
- Scoliosi dell'adulto : dai 18 anni in su
SCOLIOSI IDIOPATICA NELL'ADOLESCENTE:
La scoliosi idiopatica è soprattutto un difetto cosmetico, una “malattia dell’anima”; la componente psico-fisica di tale condizione rappresenta il nostro più assiduo “nemico”.
La scoliosi idiopatica dell’adolescente (AIS) è definita come una curvatura:
- laterale,
- stabile,
della colonna vertebrale di oltre 10° di Cobb, le cui cause di insorgenza risultano sconosciute.
Vi è una differenza tra femmine e maschi nella AIS.
Nelle curve tra 11°-20° vi sono più femmine che maschi (4\1).
Come le curve aumentano (maggiori di 20°), anche il rapporto tra femmine e maschi incrementa (6\1); parallelamente le curve nelle femmine peggiorano durante la pubertà in maniera più aggressiva rispetto ai maschi.
Anche se la curva laterale è la componente più importante della deformità, la rotazione delle vertebre su piani diversi (rotoscoliosi) è generalmente il fattore di aggravamento della condizione.
Questi aspetti rendono la scoliosi idiopatica dell’adolescente una complessa deformità tridimensionale, che viene identificata a seguito di una diagnosi di esclusione, ovvero una volta escluse diverse patologie di base.